Fuga a Veji (Veio)

Durante la notte, Anval fu destata da un forte soffio appena fuori dalla sua stanza e contemporaneamente da una luce di tale intensità che non aveva mai visto durante la notte. Capì subito di cosa si trattasse: era il drago Hom che soffiava fiamme!

La luce fortissima, però, appariva ben stabile ed era appena oltre la finestra, da cui una voce cavernosa minacciava: «Figlia del Lucumone di Cashna! So che sei lì e verrò a prenderti!».

Anval sbirciò appena oltre il bordo della finestra: il drago Hom aveva le ali quasi aperte, come se fosse appena atterrato. Sulla groppa aveva una sella di pelle verde su cui era seduto un uomo che sicuramente era Persen. L'uomo aveva attorno al capo una specie di cerchio che sembrava fatto d'oro fuso, luminoso al punto di rischiarare tutta la notte nerissima. Era certamente una specie di macchina per produrre la luce e tutto attorno a questa strana corona, Anval vide la seguente scritta:

Crittografia a frase (2 3 11 = 6 "10”)

(Bardo)

V’HA SCOPERTO, CELATORI!

Anval, uscì piano dalla parte opposta e cominciò a correre nella parte buia. Forse ce l'aveva fatta!

NO!

Quando era ormai sicura di essere fuggita al Drago, un'immensa ombra, silenziosa in modo spaventoso e senza più alcuna luce, scese di fronte a lei. Persen accese la sua corona d'oro fuso e rise: «Questa volta non mi sfuggerai!».

Anval, senza pensarci, sollevò la corta spada, unica arma che aveva con sé e con un'agilità insospettabile, trapassò una delle ali del drago Hom. In un istante tutto fu movimento e strida: il drago, anche se non ferito gravemente, parve impazzire dal dolore e Persen fu sbalzato dalla sella, come fosse un fuscello. Anval si mise a correre come non aveva mai fatto...

Punti 50

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Manche 1. Gioco 1, 2, 3, 4, 5

Manche 2. Gioco 1, 2, 3, 4, 5

Manche 3. Gioco 1, 2, 3, 4, 5

Manche 4. Gioco 1, 2, 3, 4, 5