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Le pagine sono a cura della B.E.I.:
Biblioteca Enigmistica Italiana.
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La sezione BEI
contiene materiale prodotto direttamente dalla B.E.I., mentre le sezioni denominate
Cose, Persone e Avvenimenti, riportano Storie tratte dal materiale
custodito nella biblioteca.
Per ogni appunto, osservazione, o richiesta contattare Pippo
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La passione
di Aldo Santi per gli enimmi ebbe inizio a Torino, in quella meravigliosa
scuola
d'arte enimmistica che fu la "Corte di Salomone" e
qui si sviluppò il suo amore per le ricerche bibliografiche, seguendo
l'esempio di quell'indimenticabile Gino Campolmi che nel breve tempo
della sua vita spentasi a vent'anni, seppe dischiudere la strada
alla moderna enimmologia di cui doveva in seguito diventare l'indiscusso
Maestro...
Il Duca Borso non limitava la sua attività agli studi
ed alle ricerche, ma fu enigmografo fecondo e originale, collaborando
con
assiduità a tutte le pubblicazioni enigmistiche, con lavori
sempre originali, arguti, improntati ad una tecnica tutta personale...
(Favolino, "Il Duca Borso", Penombra
n.5-1994 pag.14)
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Il merito
del Duca fu quello di gettare le basi di una ricerca scientifica
nello sterminato campo dell'enigmografia, che fino a lui - salvo
pochi esempi di rilievo - non era stato considerato che episodicamente
[...] Oggi sapremmo ben poco degli inizi del nostro giornalismo
enigmistico se il Duca non avesse fatto incetta delle pubblicazioni
superstiti
dell'Ottocento e ignoreremmo molto (o tutto) dei nostri pionieri, se
il Duca non avesse scavato oltre gli oscuri pseudonimi per arrivare
alle precise personalità umane di chi, nell'arco degli ultimi
duecento anni, ha offerto un valido contributo alla letteratura sfingica...
(Zoroastro, Il Labirinto n. 11-1981 p. 334) |
...
un amico sincero, al quale ero legato da una comunanza di idee, di
amore
per l'enigmistica e per... le partite a carte; ... sempre calmo,
buono, gentile; se aveva preoccupazioni, non le lasciava trasparire:
era soltanto un po' teso quando la soluzione di qualche gioco astruso
lo faceva tribolare. ... All'arrivo di una rivista, si sedeva, l'apriva,
si toglieva gli occhiali per leggere meglio e si accaniva sui vari
giochi fino a che non riusciva a debellarli: cosa che gli riusciva
quasi sempre perché era un ottimo solutore.
Nonostante gli
impegni professionali, il suo tempo libero era tutto per l'enigmistica,
e i doppi sensi e i chiapperelli gli fiorivano
spessissimo nella conversazione. Voglio raccontarne uno. A Torino,
nel 1933, andai a salutare Dedalo. Nell'attesa che rientrasse, mi
fermai a chiacchierare con le sorelle, che mi chiesero notizie del
Duca Borso. «Lo
conoscete?» domandai. «Altroché!» risposero: «da
giovanotto frequentava ingegneria qui a Torino e quasi ogni sera
veniva a trovarci; ma non siamo mai riuscite a farlo restare a cena
perché,
diceva, doveva invariabilmente andare a prendere un po' d'aria.
Dopo due settimane della stessa risposta riuscimmo a sapere che andava
a
prendere... Daria, una sua giovane amica! » (Fra Giocondo,
Il Labirinto n. 11-1981 p. 334). |
Aldo Santi fu uno
di questi costruttori dell'arte enigmistica, insieme con quelli della
sua generazione,
il cui ricordo è tuttora vivo nei nostri pensieri: Bajardo,
Dedalo, Ser Brunetto, Ciancico, Il Chiomato e
tanti e tanti ancora... partecipò attivamente al lungo e incessante
lavoro per dare forma e contenuto moderni all'enigmistica, rivelando
fin dalla sua giovinezza un acume e una lungimiranza che mancarono
sia a Bajardo, romantico paladino della elevata forma poetica,
sia a Dedalo, assertore inflessibile della supremazia di una
tecnica precisa e immutabile. (Favolino, "ALDO SANTI,
il Duca Borso", Il Labirinto n.9-1964 pag.155). |
BEI: Biblioteca Enigmistica Italiana |
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La Biblioteca Enigmistica
Italiana è un punto di riferimento per tutti gli amanti
dell'enigmistica: ha sede a Modena e Pippo (Giuseppe Riva) è il
suo instancabile e preciso curatore. Allo stesso Pippo è dovuta
la selezione di tutto il materiale che troverete in queste pagine.
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