LogoIn un angolo acuto, l'altra faccia dell'enigmistica

 

 

 

 

 

 

 

 

Marchal

(Il Langense, fotografato da Emilians).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

il Trofeo A.R.I. 2012

 

Su iniziativa di Franger e Briga, nel 1980 si ritrovarono ad Alessandria una trentina di cultori del rebus. Lì vennero poste le basi – riportando le parole de Il Monferrino, che fu il primo Presidente dell’ARI – per un’associazione che consentisse di studiare e perfezionare gli aspetti tecnici e divulgativi del rebus e di porre a disposizione delle riviste e dei promotori di concorsi una consulenza specifica. Si presero carico della realizzazione del progetto Giaco, Il Monferrino, Lionello e Orofilo, con la collaborazione di Briga.

Nel 1982, sempre ad Alessandria, nacque quindi l’Associazione Rebussistica Italiana, costituita poi ufficialmente nel 1986 a Collesalvetti (LI) con rogito del notaio Cesare Bartolini, ovvero Simon Mago.

 

Ci pare giusto ricordare gli scopi dell’associazione fissati nello statuto, che sono:

  • la divulgazione del rebus secondo i canoni classici, consolidati dalla tradizione, salvaguardandone la struttura e la tecnica;
  • il favorire l’evoluzione e la modernizzazione del rebus in modo che non risulti avulso dai tempi;
  • l’elevazione del potenziale culturale del rebus, senza snaturarne la natura di gioco ricreativo;
  • la consulenza in materia rebussistica;
  • la corresponsione di contributi economici per meritevoli iniziative in campo rebussistico;
  • lo svolgimento di attività anche a carattere commerciale, purché strumentali ai raggiungimenti degli scopi di cui sopra.

Nel 1985 fu istituito il Trofeo ARI, un riconoscimento per chi abbia operato in maniera fattiva per l’ARI o per il rebus in genere, in veste di autore, disegnatore, studioso, organizzatore di convegni, redattore di rivista, cultore della materia,  ecc.

Ad oggi sono stati 26 i “benemeriti” insigniti di tale prestigioso riconoscimento.

 

Eccoci pertanto all’assegnazione del 27° Trofeo ARI, stabilita su decisione dei precedenti vincitori.

 

Il Trofeo ARI 2012 vuol essere un riconoscimento

  • innanzitutto a uno straordinario, pluripremiato autore, paladino del rigore tecnico unito alla ricerca di nuove strade, un autore che - ben basato sulla storia dell’enigmistica di cui è un attento studioso - guarda costantemente al futuro, non solo del rebus, ma di tutta l’arte edipea;
  • a uno straordinario solutore;
  • a un preciso ed entusiasta redattore di rivista;
  • a un convinto ed efficace divulgatore della materia;
  • a un collega umanamente e professionalmente disponibile, prodigo di consulenze e consigli  nel solo interesse del buon rebus;
  • a un appassionato cultore e collezionista di materiale enigmistico;
  • a un giovane collega, a cui l’ARI guarda con fiducia per il futuro dell’associazione stessa.

è con grande piacere che annunciamo che il Trofeo ARI 2012 è stato assegnato a:

 

Il Langense!


L’A.R.I. – Associazione Rebussistica Italiana