LogoIn un angolo acuto, l'altra faccia dell'enigmistica

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il logo in copertina

 

PenombraDesidero iniziare questa avventura con voi e con gli amici del Canto della Sfinge con lo spiegarvi il logo che è al centro della copertina di Penombra.

 

È tratto dalla copertina di Penombra del 1965, che fu disegnata da Arbi (Bruno Jader Arcieri), è talmente bello enimmisticamente ed in apparenza misterioso che io e la redazione abbiamo deciso di farne la copertina ed il logo della Rivista. In esso c’è davvero tutta l’essenza dell’enimmistica rappresentata graficamente: lettere nascoste, lettere incrociate, lettere da scoprire.

 

Per illustrarvelo riprendo ciò che scrisse Cameo (Eolo Camporesi, il fondatore di Penombra) nel 1965:

 

«Astrattismo? O semplice disegno ornamentale? O bizzarria d’artista? Niente di tutto ciò. Ovvero. un po’. Sono parole incrociate disposte simmetricamente in una grafia. piuttosto originale: la vera scrittura nascosta. Per leggerla, ponete il foglio radente agli occhi e un po’ inclinato sul naso improvvisamente vi apparirà “Penombra” di fronte e di lato.Mi pare che una testata enigmistica non avesse potuto essere concepita con estro maggiore (...).».

 

Ecco una dimostrazione di quanto dice Cameo: una elaborazione del Logo, come se fosse visto radente agli occhi tenendo il giornale dalla parte più stretta: analogo effetto si ottiene tenendo la copertina tra le dita dalla parte più lunga...

 

Logo Radente