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11° Giro d'Italia in anagrammi – Regolamento

 

Visto il notevole successo ottenuto lo scorso anno e tenuto conto delle risposte ricevute al questionario diffuso da Pippo, riproponiamo questa gara, con modalità simili, anche nel 2011.
  1. “Penombra” e “Il Canto della Sfinge”, con la collaborazione di Pippo come direttore di gara, indicono l’ “11° Giro d’Italia in anagrammi” in 5 tappe con partenza a febbraio, aprile, giugno, agosto e ottobre 2011; per ogni tappa verrà proposta una frase da anagrammare collegata a una città, regione o zona d’Italia.
  2. Ogni concorrente potrà partecipare inviando al massimo due frasi per tappa, via posta, a Pippo (Giuseppe Riva - Viale Taormina 17.c, 41049 Sassuolo MO) o per e-mail indicata di volta in volta dal Canto della Sfinge, entro il termine previsto. La gara è aperta a tutti.
  3. Alle frasi, ribattute e anonime, due giudici che saranno resi noti a fine gara assegneranno un voto in trentesimi; pur senza imporre vincoli, il direttore di gara ha invitato i giudici a tener conto dei seguenti elementi: a) attinenza al soggetto; b) senso continuativo; c) minimo numero di parole; d) assenza di gruppi di lettere ripetuti; e) impeccabilità del linguaggio; f) scorrevolezza; g) originalità; h) afflato poetico.
  4. Il miglior voto medio delle frasi di ogni concorrente darà la classifica di tappa; quella generale risulterà sommando questi voti e scartando, dopo ogni tappa, il peggior risultato; per eventuali spareggi, sia di tappa che finali, si ricorrerà alle seconde frasi.
  5. Premi: targhe ai vincitori di tappa e ai primi tre della classifica finale; abbonamenti in posta elettronica a “Penombra” ai primi tre classificati non abbonati (vincitori o meno).

Nel fascicolo di febbraio di “Penombra” e il 1° febbraio su “Il Canto della Sfinge” verrà resa nota la frase da anagrammare per la prima tappa del “Giro”.


Esempi


"La tragedia di Paolo e Francesca... dolce ora infedel pagata sì cara" (Ser Viligelmo).
"Nota per le sue terme è San Giuliano... un paesino gentile, eremo salutare" (Muscletone).
"La regina dell'Adriatico compie cent'anni... e mille ancor ne goda tra incanti, lidi, pace!" (Magopide).

 

I canoni estetici su cui viene valutata una frase anagrammata possono essere riassunti in un articolo di Fjodoro apparso su "Penombra" nel luglio 1978, in cui, tra l'altro, diceva:

 

"[...] Sono considerati pregi di una frase anagrammata il senso continuativo e l'attinenza al soggetto (pregi specifici); l'esser formata da poche parole e senza ripetizione di gruppi di lettere già contenuti nella frase madre (pregi strutturali); l'impeccabilità del linguaggio esente da pleonasmi, forzature, troncature, improprietà ecc. e la scorrevolezza (pregi linguistici) ed infine i pregi artistici che si possono riassumere
nella originalità e nell'afflato poetico [...]
".


Albo d’Oro del “Giro d’Italia in Anagrammi”

 

  1a ediz. 1989: 1° Il Grigio; 2° Ciampolino; 3° Amleto / Fra Diavolo
  2a ediz. 1990: 1° Fra Diavolo; 2° Ciampolino; 3° Pippo / Stella Marina
  3a ediz. 1995: 1° El Ben
  4a ediz. 1998: 1° Pippo
  5a ediz. 1999: 1° Pippo; 2° Myriam; 3° Fra Diavolo
  6a ediz. 2000: 1° Pippo; 2° L’Esule; 3° Galadriel
  7a ediz. 2005: 1° Saclà; 2° Myriam; 3° L’Esule
  8a ediz. 2008: 1° Saclà; 2° Dodo; 3° Moser
  9a ediz. 2009: 1° L’Esule; 2° Pippo; 3° Cristina
10a ediz. 2010: 1° Moser; 2° Il Pinolo; 3° Cristina