Noto soprattutto per i suoi rebus,
e adesso anche per i verbis, Bardo è uno tra gli enigmisti
più eclettici e all’avanguardia.
Questo
trittico di anagrammi, con schemi di Favolino, e La Storia dello
Specchio della pagina seguente, sono apparsi nel 1990 su Penombra.
A voi tutto il piacere di leggerli e il gusto
di risolverli.
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La Commedia dell’amore
finito (dramma in tre atti) di Bardo
1 – Anagramma: 11 = 6 5
ATTO PRIMO
In casa tutto in ordine:
tra un solitario ed un altro
ci soffermiamo ad osservare
nel nostro giardino
le piante spoglie
e ci rendiamo conto – come sai –
che sotto questo cielo
dove pure quel filare nascosto
s’infiamma,
anche noi –che peccato! –
non siamo più mondi
che s’incontrano.
2 – Anagramma: 9 = 5 4
ATTO SECONDO
In casa tutto in ordine:
c’è il salmone
preparato per la cena,
ma io converso fra me e me
e penso che preferirei
la milanese di mia madre.
Tu intanto tiri dritto
ed empi tutti i tuoi giorni
con quel poco di buono
che a volte offre una canzone.
Io riprovo: “Riprendiamo…”.
Però è sempre stato così.
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3 – Anagramma: 1
11 = 6 6
ATTO TERZO
In casa tutto in ordine:
come di regola, anche ora,
sia pure con segni in codice,
proviamo a darci da fare
per comunicare.
Ma nell’amaro dei nostri giorni,
nel nero dei nostri giorni,
nessuno fa segno di avanzare
verso l’altro: nessun obbligo
certo! E così, in fin dei conti,
non si sente nemmeno il bisogno
di avere un po’ di respiro.
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