Favolino
Mario
Daniele nacque a Napoli in data incerta: infatti venne al mondo e fu
battezzato l'8 novembre 1908, ma ufficialmente per la burocrazia all'anagrafe
risulta denunciato e nato il 15 novembre 1908. A 13/14 anni cominciò a
frequentare l'enimmistica pubblicando i suoi primi indovinelli sul
periodico Cuore (che era un supplemento dell'Avanti!) su cui collaborava
per la rubrica enimmistica Cameo.
Nel 1924 apparve il suo primo lavoro enimmistico su Penombra, da allora
ha collaborato con tutte e riviste di enimmistica classica: Fiamma
Perenne,
La Corte di Salomone, Bajardo, L'Enimmistica moderna. Nel 1948 ha fondato,
con alcuni enimmisti romani, Il Labirinto. Negli anni sessanta fondò Dedalo,
che fu il primo (ed unico) esperimento di pubblicazione d'enimmistica
classica con uscita quindicinale e con distribuzione in edicola (sia
pure limitatamente a quelle site nelle stazioni ferroviarie). Nel 1970
fondò Balkis Accademia d'enimmi prima pubblicazione enimmistica
con abbonamenti a numero chiuso: solo 100 associati, fu una rivista esclusiva,
sia editorialmente, sia per i contenuti altamente selezionati, che fu
sacrificata nel nome di Penombra, nel frattempo... trasferitasi da casa-Cameo
a casa-Favolino.
Nel 1959 ha pubblicato Parole nell'ombra volumetto d'enimmi
dedicato alla moglie Olga Rogatto, morta pochi mesi prima, cui intestò la
Fondazione Olga Rogatto, di cui Parole nell'ombra fu la prima pubblicazione,
che stampò vari volumi dedicati all'enimmistica sia del passato
(Prospero Mandosi, Leone Santucci, Michelangelo Buonarroti
il Giovane...),
sia all'enimmistica del presente (Il Valletto, Marin Faliero, Stelio...)
Favolino ha vinto numerosi premi enigmistici, i più prestigiosi
sono stati la Sfinge d'oro del Premio Levanto, il Premio Stelio e i Faraglioni
d'argento del Premio Capri. È morto il 12 aprile 2001 e questa è anche
la data di scadenza dei bandi relativi ai vari Gran Premio Mario Daniele.
Cesare Daniele
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Riceviamo, con grande orgoglio lo diciamo
subito, un
comunicato stampa dal responsabile di Penombra, Cesare
Daniele. Si tratta del figlio di quel famoso Mario
Daniele forse meglio
noto tra gli esperti enigmisti come Favolino.
"In allegato l'esito del III Gran Premio Mario
Daniele, con preghiera di
pubblicazione quando possibile.
Grazie!
Cesare"
Tuttavia mi raccomanda Cesare:«Il Gran Premio Mario Daniele non è assolutamente legato né a
Penombra, né ad altre riviste di enimmistica. È semplicemente un
modo che ho ideato per onorare degnamente la memoria del mio grande papà.
Quindi se vuoi parlare del Premio devi fare solo riferimento a Favolino»
Tutti gli enigmisti in questo
ambito diventano enimmisti.
Dice Tiberino: «Così era
la parola usata nei vocabolari di quel tempo.» Oggi il lessico
della Treccani riporta
soltanto: enimma e der.: V, ENIGMA e der. Ma tant'è!
C'è una specie di sacralità nel rispetto di queste antiche
tradizioni che noi rispettiamo. In altra parte di questo sito si parlerà di Penombra, per il momento presentiamo solo il Gran Premio Mario
Daniele, secondo i desideri del suo curatore.
E naturalmente di Favolino, a cui il premio è dedicato.
Il comunicato di Cesare parla dunque
del III
Gran Premio Mario Daniele e dice nella sua prosa un po' elaborata:
«Ottimo il risultato qualitativo,
ancorché – sotto
l’aspetto quantitativo – soltanto sei autori della Sfinge classica
[...]
abbiano assolto alle modalità di questo
III GRAN PREMIO MARIO DANIELE
che richiedeva l’invio
di due “sprazzi”: uno su schema
e con senso apparente liberi, e uno sempre su schema ad libitum, ma con senso
apparente obbligato su “il mare”.»
Una ennesima trovata linguistica: gli sprazzi. Termine
coniato per indicare degli indovinelli lunghi (diremmo forse Enigmi),
ma non lunghissimi: non più di 16/18 versi.
«Tra i lavori pervenuti e presi in esame in
forma anonima, come di consueto, Cesare, Fantasio e Tiberino hanno ritenuto,
a maggioranza, di assegnare il Premio ai due “sprazzi” contraddistinti
col numero tre, che poi si sono rivelati essere di OMBRETTA (Mirella
Argentieri).»
I tre giudici sono tra i maggiori animatori di Penombra:
Cesare, ovviamente è Cesare Daniele, Fantasio è Vincenzo
Càrpani e Tiberino, come ben sappiamo è Franco Diotallevi.
Qui, nella
pagina seguente, potrete leggere anche
voi i due sprazzi di Ombretta che sono stati premiati.
Si tratta di una ben nota e anche lei storica enigmista, figlia
di Argante,
altro nome illustre fin dai primi tempi di Penombra.
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