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Quando nascono i Rebus Descritti?

(jumborex)

È successo che parlando di Rebus, qualcuno dei nostri dicesse: «Sono per la salvaguardia del rebus descritto!» La frase mi ha in qualche modo colpito, perché non sapevo che il rebus descritto potesse essere una rara specie da salvare. Per questo motivo ho ripercorso le fasi relative ai rebus descritti sul Forum di Ænigmatica, il cui inizio ricordavo per averlo personalmente proposto il 9 maggio 2002. In questa mia piccola e breve ricerca ho coinvolto anche alcuni compagni di viaggio, come palex, cinocina, Wiseman e zanzara il quale ultimo evidentemente mastica più enigmistica di tutti quanti noi.

I fatti in nostro possesso, prima di tutto, dunque! Devo confessare che non ho la più pallida idea se questo metodo di descrivere i Rebus sia stato usato prima del Forum di Æ, però ricordo molto bene come è nata questa fortunata moda su tale Forum.
È certo che abbia cominciato io, il 9 maggio 2002, in un thread che si intitolava Rebus (storici e no).

jumborex ha scritto:
L'altro giorno ho sentito alla radio di un Rebus storico in cui si vedevano alcuni galeotti sorridenti. Uno accanto all'altro a mostrare la loro faccia.
Uno solo mostrava le spalle, ma si capiva come costui, al contrario di tutti, fosse assai afflitto... icon_cry.gif
Sull'afflitto c'era una S...
La frase: 6, 1, 6, 6


Nello stesso sito c'è scritto:

ARI ha scritto:
autore : Ames; rivista : Penombra, 1974


Nello stesso thread che ho indicato, subito interveniva zanzara (bei tempi quando chiunque poteva parlare con zanzara) con una storia davvero gustosa:
zanzara ha scritto:
Allora vi racconto un segreto. L'autore lo aveva pensato con la raffigurazione di Giuda, impiccato, che penzolava di spalle.
Visto che la scena era truce assai (poco adatta a una rivista come la nostra) e poi il ragionamento era... un po' troppo aleatorio, allora la nostra abilissima disegnatrice di allora optò per la raffigurazione tradizionale, inserendo i rei di fronte per giustificare il di schiena, e facendoli allegri, per giustificare il "triste". Se lo pubblicavamo come Giuda, chi lo avrebbe risolto?
A quel punto, l'intenzione didascalica del mio post è andata a farsi benedire. Tutti cominciano a scrivere dei Rebus descritti e fanno a gara a chi ne inventa di più terribili.
Solo pochi storici spuntano qua e là:
Alan ha scritto:
Facciamo un po' di pubblicità disinteressata...

La trasmissione è "Giocando", va in onda su Radio2 il sabato dalle 13:30 alle 15:00; è condotta da Anna Cinque e Beatrice Parisi; quest'ultima è conosciuta nel mondo enigmistico con lo pseudonimo "Bea".
La persona intervistata è Federico Mussano, noto in enigmistica con lo pseudonimo "Federico"; è consigliere dell'ARI (Associazione Rebussistica Italiana) e gestisce il sito [...]
Altri vogliono informazioni:
Baloo ha scritto:
Una domanda per zanzo: la disegnatrice che citi, colei che ha ridisegnato il rebus "giudaico"... è per caso Brighella?
Segue una lunga sequenza di Rebus descritti (a cui per la verità mi accodo anch'io, tentando di tenere a bada paulus che ha inventato la crittografia contraria e che vuole farcela risolvere, quando stizzita, ma signorile, lo caccia via millecinquanta:
millecinquanta ha scritto:
Senza offesa x nessuno la la sezione "crittografie" è un'altra
bacioni 1050
Fino al momento in cui rientra pignolissimo Alan:
Alan ha scritto:
È vero, non si parla di SE ma si cita un'altra rivista solo per abbonati, la PENOMBRA*. Chiedo quindi all'amico Zanzara, non è che il rebus di Ames era della Penombra e la SE l'ha preso "in prestito" (oppure Federico si è sbagliato clamorosamente)?
Finalmente, trascorse altre cinque o sei pagine di balletto tra millecinquanta e regolo, regolo e pippiolina ecco arrivare la risposta:
zanzara ha scritto:
No, caro alan, le cose sono esattamente opposte. Quel rebus aveva partecipato (e se ben ricordo aveva pure vinto) al concorso annuale per autori indetto dalla Settimana Enigmistica. Che lo aveva fatto disegnare dalla disegnatrice Brighella (nostra impareggiabile disegnatrice...)
Per una forma di cortesia del grande Briga, geniale gestore della nostra sezione rebus, i primi arrivati dei quel concorso venivano (vengono) DISTRIBUITI alle riviste come Penombra, per soli abbonati, che li utilizzavano per la pubblicazione con qualche tempo di anticipo rispetto alla pubblicazione sulla S.E.. Questo, per dare un "succoso anticipo" alle riviste per abbonati, che raggruppano i solutori e gli enigmisti più "sofisticati". però il rebus, la proprietà letteraria, il copyright, sono tutti e solo della settimana enigmistica.

Pfui! Restano da chiarire, a oggi, alcune cose.
Uno: il disegno dell'ARI è quello anche pubblicato sulla SE?
Due: era Brighella quella disegnatrice?

Per primo, ho chiesto a zanzara:

«Il disegno di quel rebus, che io sappia è unico, ed è quello comparso sulla Settimana Enigmistica. La disegnatrice era la Brighella»

Zanzara, mi racconta anche qualche episodio sulle origini del Rebus descritto:

«Per quanto riguarda il rebus descritto, è tradizione soprattutto dell'enigmistica classica, anche se non ci sono molti esempi pubblicati, fa un po' parte di quelle radici "orali" di gente che si tramanda i capolavori ecc ecc.... A volte si scrissero giochi in versi tipo indovinello, che però erano rebus descritti di gusto vagamente ottocentesco.Tipo:

Rebus descritto (5 7)

A son piccoli e fan miao
e all'altar dan luce SIN
E con questi del totale
ti potrai certo fidare...


per quanto riguarda la genesi del rebus descritto su Æ, io ricordo che già c'era l'edipeggio e qualcuno mi propose un suo rebus (solo la chiave) e non sapeva come pubblicarlo. Io gli suggerii di descriverlo e di inaugurare il filone in edipeggio. Se cerchi tra i primi thread potresti trovare qualcosa del genere, ne sono sicuro. Non mi ricordo più chi era il creatore in questione, però!»

Evidentemente il buon zanzara si confonde. Infatti la sezione Edipo... e di peggio nasce solo qualche giorno dopo ed esattamente il 24 maggio del 2002, con un messaggio di Sandra75 che ne reclama la primogenitura.

L'unico riferimento che ho scoperto in Edipeggio è successivo, del 14 giugno 2002, è un post di Gigi the best che in effetti parla di avere concordato qualcosa con zanzy. Di tali accordi, tuttavia non pare esistere traccia e sono stati evidentemente presi in privato.
Gigi the best ha scritto:
Proviamo dei nuovi giochini (concordati con zanzy).

REBUS (1,6,7)
Sala d'incisione.
C'è un putto (£) in bella mostra.
Il complesso FORMULA TRE, composto da batterista, tastierista (RA) e chitarrista, sta suonando.

Per concludere cito questa simpatica scoperta di Wiseman sull'argomento dei rebus descritti: «Se si volesse scoprire la paternità del rebus descritto, ho scovato qua e là riferimenti radiofonici e qualche esempio americano su USENET (antenato di Internet)... Non sono riuscito ad avere gli originali, ma solo qualche testimonianza più o meno diretta... Su un'enciclopedia degli anni '30 (che dovrei avere da qualche parte a casa di mia nonna), inoltre, ricordo chiaramente un rebus descritto francese di qualche secolo prima, la cui soluzione era "Un grand abbé, plein d'apetit, à traversé Paris sans manger" dove c'erano due grandi AB, (grande AB), molte a piccole (aaaaaa = a petite), una A attraversata da una i (A travers[e]é par i[s]), per finire con una S in una S e una M in una G (S in S, M in G [er]).»

Si terrà conto del fatto che la pronuncia è identica alla frase risultante, per cui le piccole aggiunte tra parentisi quadre non cambiano il senso della soluzione.

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