Che tempi... Che voltafaccia!
Si salta da destra a sinistra,
a braccetto coi partiti,
in un vorticar di movimenti
che emulano i girotondisti..

E Lui è sempre tra i piedi,
la pellaccia!
Un piccoletto, ma duro,
fermo sulla sua posizione,
nonostante i vari Pomicini...

E nel Consiglio dei Ministri
c'è sempre anche questo,
con quel tono da imperatore,
ad impor l'oggetto dei suoi desideri.
E che faccia, nel dir di condoni!

E poi lo spilungone...
con quell'aria da manganello,
si infila dovunque (e ne gode!)
Ma è sempre sull'attenti,
il viscido: un vero pesce!

Quell'altro ch'è lì a razzolare,
una volta era franco, e odiava Roma...
Conosce i suoi polli, nulla da dire,
ma poi, appena ha un po' di luce,
dal suo canto urla, e monta in furia...

Pronto a rispondere all'Americano
Per primo prende parola alle "conference",
con quella voce che par dire "io c'entro".
Si dà un tono, si sa, (guai a dargli del "tu"!)
ma anche lui, non visto, va sempre a "squillo"...

Sotto quel suo aspetto scuro,
costui nasconde la corazza...
una testa di legno? No, non Pera!
Se si apre, sa mostrar dolcezza,
e, in nuce, una certa sostanza!

Tra tanti uccellacci, un vero Padano...
Qualche macchia ce l'ha, questo è vero,
e aveva famigliarità con le gru.
Tra i suoi c'è chi ha maggior statura:
se c'è del torbido, lui ci mette becco!

E' un fusto, dicono,
e l'han visto tra Arbusti e Margherite;
In Camera, talvolta, pare proprio invasato:
è pieno di sè, ma sa dar linfa vitale
ai giovani virgulti che gli crescono intorno.

C'è da sbatter la testa al muro!
Ci circonda, con quei volti di pietra,
sempre a difender i privilegi di chi è "in".
Oggi all'inglese, domani atlantico...
Ma, alla lunga, i voti l'abbbatteranno.